Avviso 20, mancano 30 milioni della Regione per far partire i corsi il prossimo 13 settembre

di Giuseppe Messina

Avviso 20 senza impegno di spesa. E’ la cruda verità. Proprio così, i 287 milioni di euro necessari per la copertura del piano finanziario del 2012 sono solamente “prenotati”. Procedura anomala dal punto di vista contabile, proviamo a districarci tra le inesatte dichiarazioni rese in questi giorni dal dirigente generale pro tempore del dipartimento regionale istruzione e formazione professionale. In buona sostanza, mancano i 30 milioni di euro di cofinanziamento regionale, propedeutici per l’impegno dei 287 milioni di euro e quindi per la loro erogazione.

E’ opportuno precisare che, da informazioni assunte, gli uffici dell’assessorato regionale alla Formazione professionale pare si stiano attivando per provvedere al reperimento delle suddette somme, che saranno sottratte ad altri capitoli di spesa, al fine di racimolare il 10 per cento previsto come quota regionale.

In pratica, per spendere i 287 milioni di euro occorrono disponibili anche 30 milioni di fondi regionali. Con lo stato attuale dei conti nella Regione Siciliana, occorrerà almeno un paio di mesi per completare la procedura di disimpegno di tali somme, la loro reiscrizione e quindi l’impegno.

Morale della favola: i partire il 13 settembre con i corsi di formazione professionale del cosiddetto Avviso 20 non se ne parla neanche. E’ evidente che, qualche giorno fa, nel corso della seduta della quinta commissione legislativa dell’Ars, il dirigente generale del dipartimento regionale della Formazione è stato alquanto impreciso.

Inoltre, diversi dubbi suscita l’ulteriore dichiarazione resa all’Ars dal dirigente generale del dipartimento istruzione e formazione circa il reperimento per il 2013 delle somme occorrenti per la copertura del secondo anno dell’Avviso 20. Somme che, a parere dello stesso Albert,  dovrebbero essere prelevate dalla riprogrammazione del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2007/2013. Ma dato che siamo alla fine del periodo, qualcuno, per caso, ha confermato che ci sono residui?

Ancora più incredibile – e per certi versi sconvolgente, se detto da un super tecnico – appare l’ulteriore affermazione che per il 2014 le somme saranno reperite dalla nuova programmazione del Piano Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020. Ma come si fa a dichiarare ciò senza ancora conoscere lo stanziamento, le procedure e quindi i contenuti della futura programmazione?

La verità è che siamo lontani dall’avvio delle attività didattiche, con risvolti preoccupanti dal punto di vista sociale. Infatti, circa 7 mila lavoratori della formazione professionale sono senza copertura retributiva da mese di giugno e con lo spauracchio che neanche l’eventuale Cassa integrazione rappresenta una magra consolazione. E diciamo subito il perché

E’ noto a tutti come non ci siano soldi per rispondere alla domanda di Cassa integrazione dalla Sicilia; ed è risaputo che enormi sono le difficoltà a ricevere ulteriori stanziamenti dal Governo nazionale. Lo stesso assessore regionale alla Famiglia e lavoro, Beppe Spampinato, si è recato a Roma, ma senza essere stato ricevuto dalla ministra Elsa Fornero. Confindustria Sicilia ha posto una sorta di veto ad ulteriori stanziamenti di denaro per la Cassa integrazione al settore della formazione professionale. Forse agli operatori della formazione professionale non rimane che chiedere aiuto a Santa Rosalia, almeno per i più credenti.

 


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