Chi gestirà la sanità siciliana? Raffaele Lombardo e la sua band a vita…

Qualche settimana siamo rimasti basiti nel leggere un documento diffuso non abbiamo capito bene da chi. E’ uno scritto che celebra le ‘gesta’ dell’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, invitando l’assessore a non mollare. E non mollare che? Il potere, supponiamo.

Dopo aver illustrato i risultati ‘positivi’ ottenuti in quest quattro anni dall’assessore Russo, arriva il seguente invito:
“Chi ha gestito questo cambiamento, il magistrato Massimo Russo, ha dichiarato di voler ritornare alla sua precedente occupazione.
Non permettiamo che questo accada
firmiamo la petizione affinchè quello che di buono è stato fatto non si perda in mano alle restaurazioni di centri di affari e potere, Massimo Russo non deve lasciare!”.
La cosa che ci lascia basiti è la parte finale di questo delirante documento: “Aiutaci anche tu a costringere i partiti affinché dichiarino prima delle prossime elezioni che, qualunque ne sia l’esito, Massimo Russo rimarrà al suo posto per continuare il risavamento e il rinnovamento della sanità siciliana”.

Cari amici di LinkSicilia, avete letto benissimo: “… costringere i partiti…” a confermare Massimo Russo alla guida della sanità siciliana. Non è una ‘meravigliosa’ concezione  della democrazia? Dunque, secondo l’estensore di questo delirio, ci dovremmo tenere Massimo Russo a prescindere dall’esito delle elezioni. Stiamo forse tornando ai tempi in cui i Parlamenti erano “aule sorde e grigie”?

Noi siamo convinti che i primi a rinnegare questo appello antidemocratico saranno il presidente della Regione siciliana (ancora per poco), Raffaele Lombardo, e l’assessore Massimo Russo.

Noi, contrariamente all’estensore dell’appello da Minculpop, invitiamo l’assessore Russo a riflettere sui 10 disastri provocati alla sanità pubblica siciliana.

1) Aver sbaraccato la Cardiochirurga pediatrica pubblica della Sicilia e per aver affidato questo settore al Bambin Gesù di Roma, soggetto, fino a prova contraria, privato;

2) aver sbaraccato la Cardiochirurgia per adulti da ‘Civico’ e dal Policlinico di Palermo per affidare all’Ismett e a Villa Maria Eleonora (altre due strutture private);

3) aver introdotto i ticket sui medicinali e sulle prestazioni, colpendo i ceti più deboli della società siciliana (la legge è stata votata dall’Ars, ma è stata proposta dal Governo Lombardo e, quindi, dall’assesore Russo);

4) aver promesso e non mantenuto la realizzazione della cosiddetta ‘medicina del territorio’: ‘medicina del territorio’ che, fino ad oggi, è una specie di Araba Fenice: che ci sia l’assessore Russo lo dice, dove sia nessun lo sa (invitiamo i cittadini siciliani a recarsi in un qualunque Pta, Punto di assistenza territoriale, per verificare di persone che tipo di servizi offrono quest presidi sanitari);

5) aver promesso e non realizzato i Cup, i Centri unificati di prenotazione. Basti pensare che, solo a Palermo, operano ancora 6 Cup.Il risultato è un casino nelle prenotazioni, se è vero che migliaia di cittadini restano prenotati in più centri creando solo caos;

6) non aver regolato gli accessi nei Pronto soccorso, che oggi sono delle vere e proprie bolgie;

7) aver accorpato e ridotto gli organici dei presidi sanitari pubblici senza aver creato, contestualmente, un’oferta alternativa (punto, questo, che si riallaccia al fallimento dei Pta);

8) non aver regolato l’attività del servizio di 118 i cui costi sono aumentati;

9) non aver organizzato la stazione unica appaltante per ridurre i costi con il risultato, tanto per citare un esempio, che una siringa può costare 10 centesimi di euro in una struttura siciliana e cinque, sei volte di più in un’altra struttura sanitaria della stessa Sicilia;

10) aver promesso e non mantenuto l’allontanamento della politica dalla sanità: basti pensare alla lottizzazione ‘scientifica’ dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere, dei direttori amministrativi, dei direttori sanitari e di tutto quello che è possibile lottizzare.

E’ chiaro che questi sono i punti individuati da LinkSicilia. Se i lettori lo riterranno opportuno, potranno completare la lista delle disfunzioni segnalandoci gli altri proboemi della sanità pubblica che a noi sono sfuggiti.

A completare e a rafforzare quanto abbiamo scritto, ricordiamo che, ieri, in occasione della ‘Sanità Day’, 25 sigle sindacali della dirigenza medica della Sicilia hanno certificato il fallimento della sanità siciliana del presidente Lombardo e dell’assessore Russo.

Per completezza d’informazione, mettiamo a disposizione dei nostri lettori il testo integrale del delirante appello in favore dell’assessore Russo. Ecco il testo integrale:

mi raccomando a tutti tutti tutti tutti tutti i VOSTRI CONTATTI
La sanità è di tutti! Salviamo quello che c’è di buono!
La Sanità non è né di destra né di sinistra e nemmeno di centro.
La Sanità è della gente che soffre! C’è qualcuno che ha paura dei risultati che il risanamento ha determinato nella Sanità Siciliana. Ecco perché si vuole combattere e scoraggiare chi ha guidato e gestito il cambiamento.
Pochi conoscono gli straordinari traguardi raggiunti dalla Sanità Siciliana sotto la gestione di Massimo Russo e della sua squadra, eccone alcuni:

  • Le perdite sono passate da 617 milioni nel 2008 a soli 27 mln di euro nel 2011.
  • La Sicilia è uno dei quattro casi di studio su 27 Paesi europei di Buona Prassi per l’impiego dei Fondi Strutturali in sanità.
  • Sono stati investiti 200 milioni di euro in nuove tecnologie e che con questi fondi la Sanità Siciliana potrà utilizzare: 28 nuove TAC, 24 nuovi apparati per la Risonanza Magnetica Nucleare, 12 nuovi Angiografi Digitali, 7 nuovi Angiografi Portatili, 23 Mammografi Digitali, 15 Gamma Camere perScintigrafie, 8 Acceleratori Lineari.
  • Per contenere la spesa e migliorare le prestazioni a favore degli utenti la Aziende Sanitarie sono passate da 29 a 17 e che i Dipartimenti assessoriali sono passati da 5 a 2.
  • Il costo del Personale è passato da 2,883 milardi di euro del 2007 a 2,175 mld nel 2011.
  • Il costo per la farmaceutica convenzionata è passato da 1,139 miliardi di euro del 2007 a 987 milioni nel 2011.
  • La Sicilia ha bandito concorsi pubblici per assumere 2816 operatori sanitari.
  • Per facilitare l’accesso ai servizi sanitari sono stati istituiti 55 Presidi Territoriali di Assistenza e 48 Punti Unici di Accesso in special modo per le persone fragili.
  • Per migliorare gli interventi di urgenza il 118 è stato potenziato con l’acquisto di 192 ambulanze 6 eliambulanze oltre a 14 automediche.

Queste sono alcune delle cose che la Sanità Siciliana ha fatto e che pochissimi conoscono. Non permettiamo che questo processo di eccellenza rimanga solo una speranza. Facciamo in modo che si possa continuare a migliorare la qualità della nostra Sanità che è vita per tutti noi.
Chi ha gestito questo cambiamento, il magistrato Massimo Russo, ha dichiarato di voler ritornare alla sua precedente occupazione

non permettiamo che questo accada
firmiamo la petizione affinchè quello che di buono è stato fatto non si perda in mano alle restaurazioni di centri di affari e potere, Massimo Russo non deve lasciare!

Aiutaci anche tu

  • a convincerlo a non lasciare il campo dell’impegno civico e del risanamento,
  • a costringere i partiti affinchè dichiarino prima delle prossime elezioni che, qualunque ne sia l’esito, Massimo Russo rimarrà al suo posto per continuare il risanamento ed il rinnovamento della sanità siciliana
  • a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni Regionali e Nazionali sulla necessità di continuare il processo di rinnovamento avviato.

CLICCA QUI e Firma anche tu e fai firmare la petizione
fallo per te, per i tuoi figli e per una sanità migliore per tutti!

Foto dell’occhio tratta da azarrudif.scrivere.info


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]