La relazione di Lupo approvata dal Pd

9 Giugno 2012′Il Partito democratico guarda con grande preoccupazione alle attuali condizioni della Sicilia ed alla amministrazione della giunta regionale Lombardo. L’immobilismo del governo regionale e la sua incapacita’ di dare risposte di sviluppo ed occupazione hanno lasciato il territorio in balia di una grave crisi, che colpisce maggiormente le realta’ sociali piu’ deboli e quelle produttive’. Comincia cosi’ il documento approvato dalla direzione regionale del Pd che ha impegnato il gruppo parlamentare dell’Ars a presentare la mozione di sfiducia a Lombardo: 68 voti favorevoli, 3 contrati e un astenuto.
‘Questo stallo, che ha dato vita a condivisibili iniziative di protesta delle forze sociali, e’ stato aggravato dall’attuale impostazione politica deteriore, che identifica l’azione istituzionale con la mera occupazione di potere – si legge nel documento – Da questo punto di vista la giunta Lombardo e’ ormai associabile ad un vero e proprio comitato elettorale. Elementi, questi, che hanno portato il Pd a dichiarare chiusa la fase iniziale, che aveva le sue ragioni nella necessita’ di destrutturate il centro-destra ed escluderlo dal governo della Regione e nella volonta’ di avviare una stagione di riforme indispensabili’.
‘Un primo risultato e’ stato ottenuto con le annunciate dimissioni del presidente Lombardo e con la fissazione delle elezioni regionali per ottobre prossimo – prosegue il documento – Di fronte all’attuale accelerazione di tale processo di deterioramento si rende ora necessaria una svolta anche formale, con la presentazione di una mozione di sfiducia al governo Lombardo, che sancisca politicamente la necessita’ di chiudere in maniera definitiva l’esperienza dello stesso governo, andando al piu’ presto a nuove elezioni’.
‘Il partito impegna dunque il proprio gruppo parlamentare ad adottare le iniziative e gli atti conseguenti – continua – Le drammatiche condizioni economiche e socialisiciliane rendono necessaria l’apertura di una nuova e responsabile fase politica’. E in quest’ottica, ‘in vista delle elezioni d’autunno, occorre lavorare a un progetto che parta dall’unita’ del centrosinistra e riconosca come prioritaria e strategica una alleanza con le forze e con il campo dei moderati; l’orizzonte entro il quale lavorare a questa nuova alleanza non puo’ che essere quello dello sviluppo, della partecipazione, dell’impegno civile’.
‘Il Partito democratico, garantendo tutta la necessaria collegialita’, si propone con forza di tenere alta la tensione sui temi della legalita’ e della lotta alla mafia – prosegue il documento – Priorita’ che assume una connotazione forte e particolare nell’anno della ricorrenza del ventennale della uccisione dei giudici Falcone e Borsellino e degli uomini delle loro scorte, del trentennale della morte di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa, del funerale di Stato di Placido Rizzotto’.
‘Primo partito nazionale’, il Pd ‘ha l’ambizione e il dovere di promuovere una stagione di rinnovamento anche attraverso una sua gestione unitaria; ha l’ambizione e il dovere di porsi da protagonista nella costruzione dell’alternativa al centrodestra; anche per questo il partito proporra’ una grande iniziativa programmatica dalla quale far scaturire un progetto per il rilancio sociale ed economico della Sicilia‘.
E conclude: ‘Il Partito democratico raccoglie questa sfida e la proietta in una dimensione nazionale; lo fa sapendo di essere investito da una grande responsabilita’, consapevole di essere l’unico partito in grado di coniugare una formidabile capillarita’ sul territorio a una visione strategica di sviluppo nazionale incentrata sul riscatto delle zone e dei ceti deboli’. (ANSA) .


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