Governo, anche Centorrino in uscita

Per l’assessore regionale alla Formazione professionale il conto alla rovescia sarebbe già iniziato. A quanto si sussurra, Mario Centorrino starebbe aspettando la conclusione dell’operazione Avviso 20, con la relativa pubblicazione della graduatoria di vincitori, morti & feriti. Una volta raggiunto l’obiettivo l’assessore ressegnarebbe le dimissioni dal Governo regionle retto da Raffaele Lombardo.

Come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, a meno di improbabili colpi di scena, l’operazione Avviso 20 – con gli opportuni ‘aggiustamenti’ – dovrebbe andare a buon fine. Il condizionale è d’obbligo perché, nonostante le pesanti pressioni romane, il bando non è ancora stato ancora pubblicato. A Roma, come si dice in questi casi, ci avrebbero messo la parola ‘giusta’ per chiudere positivamente una vicenda che farebbe tirare un grande sospiro di sollievo a tutto il sistema partitocratico e sindacale che vive ‘succhiando’ le risorse finanziarie non più della Regione (chiddi già si ‘i manciaru, come si dice dalle nostre parti), ma dell’Unione Europea (o meglio delle risorse che Bruxelles eroga alla Regione per la ‘formazione professionale’). Ma per ‘chiudere’ la partita Avviso 20, nonostante le super-pressioni romane, il Governo dellla Regione dovrebbe ‘aggiustare’ le ‘carte’.

Domanda: che tipo di ‘aggiustamenti’ dovrebbero essere apportati? Una ripartizione più equa dei ‘bocconi’? Il ripescaggio di enti esclusi? Non si capisce. L’unica cosa che si sa è che lo scoglio da superare è la Corte dei Conti, che potrebbe impugnare il bando, come ha fatto, del resto, con altri Avvisi. Nonostante la rigidità, sembra che le pressioni romane potrebbero comunque risultare più forti della magistratura contabile: da qui una certa serenità di partiti, sindacati (e piemontesi).

I partiti di maggioranza e di opposizione (soprattutto di maggioranza, in testa Pd e Mpa), la Cisl e la Uil siciliane sarebbero già in pista per guidare una nuova ‘grande’ stagione di formazione professionale, se è vero che, per formare non si capisce bene chi, ci saranno da spendere 286 milioni di euro all’anno per tre anni (quasi 900 milioni di euro). Cominciando da quest’anno (286 milioni di euro da spendere da qui a dicembre: una ‘cucca’).

Chi l’ha detto che l’Unione Europea tratta male la Sicilia? Forse affama agricoltori e pescatori, ma la formazione…

Chi abbandonerebbe tutto dovrebbe essere, invece, l’assessore Centorrino, che è pur sempre vicino a una certa sinistra. Sinistra siciliana, ovviamente. Dunque sinistra per modo di dire, cioè il Pd. Che, è noto, almeno ufficialmente, deve passare all’opposizione (o quasi). Così Centorrino – che a quanto pare non si sarebbe affatto divertito a gestire un settore un po’ scottante – non sarebbe particolarmente infelice di lasciare ad altri la ‘rogna’ della formazione ‘politica & sindacale’, pardon, professionale.

Intanto sarebbe emersa una novità che potrebbe essere foriera di altri ‘casini’. Il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia (Tar) ha accolto il ricorso di un ente di Caltanissetta che era stato escluso proprio dall’Avviso 20. Si tratta dell’Enaip.

La vicenda Enaip rischia di aprire una ‘maglia’. Ci sono infatti altri enti di formazione professionale – esclusi sempre dall’Avviso 20 – che ritengono di essere stati messi alla porta per le stesse motivazioni che il Tar ha ritenuto non valide per l’Enaip. Di conseguenza i titolari di questi enti, in queste ore, si pongono la seguente, logica, quanto inevitabile domanda: perché se hanno riammesso l’Enaip noi dovremmo restare fuori?

 

 

 

 


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