Salgono a 41 i parlamentari d sala d'ercole che hanno in tasca, pronta per l'uso la lettera di dimissioni. Questo significa che, all'appello mancano appena 5 deputati. Se si dovesse arrivare alla soglia dei 46 - e cioè la metà dei parlamentari dell'ars più uno - si determinerebbero le condizioni per lo scioglimento anticipato del parlamento siciliano. In pratica, andrebbero a casa, contemporaneamente, governo e assemblea regionale siciliana.
Scioglimento anticipato Ars: firme a quota 41
Salgono a 41 i parlamentari d Sala d’Ercole che hanno in tasca, pronta per l’uso la lettera di dimissioni. Questo significa che, all’appello mancano appena 5 deputati. Se si dovesse arrivare alla soglia dei 46 – e cioè la metà dei parlamentari dell’Ars più uno – si determinerebbero le condizioni per lo scioglimento anticipato del parlamento siciliano. In pratica, andrebbero a casa, contemporaneamente, Governo e Assemblea regionale siciliana.
Vediamo adesso chi sono i deputati che hanno già pronte le dimissioni. Sono i parlamentari Francesco Musotto, Francesco Scoma, Innocenzo Leontini, Rudy Maira, Marianna Caronia, Toto Cordaro, Salvatore Cascio, Santo Formica, Vincenzo Vinciullo, Salvino Caputo, Cateno De Luca, Forsese, Salvatore Lentini, Giovanni Ardizzone, Nino Dina, Giffrida, Nicotra, Ragusa, Nino Beninati, Nino Bosco, Nino Beninati, Giseppe Buzzanca, Mineo, Corona, D’Asero, Falcone, Edoardo Leanza, Limoli, Fabio Mancuso, Ignazio Marinese, Pogliese, Torregrossa, Michele Cimino, Titti Bufardci, Toni Scilla, Incardona. Questi 37 parlamentari sono tutti di centro e di centrodestra. Poi ce ne sono quattro del Pd: Davide faraone, Bernardo Mattarella, Miguel Donegani e Giacomo Di Benedetto. Con loro si arriva a 41.
Arriveranno a 46? A giudicare dalla conferenza stampa del gruppo parlamentare del Pd di stamattina potrebbe succedere di tutto. Il capogruppo, benché sempre protetto da Roma, non sembra godere più dell’appoggio di tutti i deputati del suo partito. Quattro, come si può notare, sono già venuti a viso scoperto. E si sono uniti all’appello lanciato da Livesicilia.
Per il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e per Cracolici comincia un’altra lunga notte.