Grillo? Non sa governare. Gli altri invece sono bravi?

E’ evidente che il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo comincia a fare paura. Soprattutto ai poteri forti che oggi governano l’Italia. Così cominciano le ‘digressioni’, più o meno in caduta libera – e spesso interessate – per ‘normalizzare’ quella che, nonostante i denigratori, è la grande novità ella politica italiana degli ultimi due anni.

Oggi, il Corriere della Sera.it pubbllica un articolo di Renato Mannheimer, l’uomo che gli italiani identificano con i sondaggi. Uno studioso diventato popolare grazie, soprattutto, a Bruno Vespa. Cosa dice Mannheimer di Grillo e del suo Movimento?

“Si tratta di cittadini – leggiamo suò Corriere della Sera .it – in maggior misura residenti nelle regioni del Nord, tendenzialmente giovani, con titoli di studio medio-alti, più interessati alla politica, con una più intensa lettura dei giornali e, specialmente, frequentazione di internet. Se si domanda loro l’autocollocazione sul continuum sinistra-destra, più o meno metà si posiziona nel centrosinistra, ma una quota importante (più di un quarto) rifiuta di collocarsi, sostenendo la obsolescenza delle categorie politiche tradizionali”.

Questa descrizione risponde al vero, perché – almeno in questa prima fase – i grillini soffrono un po’ al Sud.

La parte meno benevola del ragionamento-sondaggio riguarda la capacità di governo. I protagonisti del Movimento 5 Stelle sarebbero ben visti per il governo locale. Mentre gli italiani sarebbero “scettici” sulle capacità di Grillo e compagni “di assumere una responsabilità nazionale, tanto che secondo il 63% dei cittadini il M5S non sarebbe in grado di governare l’Italia”.

Questa parte del ragionamento-sondaggio non ci convince. Noi non siamo sondaggisti, ma a nostro avviso i sondaggi che definiscono il Governo Monti “gradito” dagli italiani sono tutti falsi. A chi dovrebbe essere gradito Monti? Ai pensionati che ha penalizzato? Agli esodati? O ai cittadini che non sapranno dove trovare i soldi per pagare l’Imu?

Noi, poi, poniamo una domanda, se volete banale: dal 1994 ad oggi chi è che ha governato bene l’Italia? Silvio Berlusconi che ha preso in giro mezza Italia? Romano Prodi che ci ha riempito di tasse? Se ne deduce che i dubbi degli italiani sui governanti riguardano tutti e non soltanto Grillo (che, a differenza di altri, non ha mai governato).

Nell’articolo pubblicato dal Corriere della Sera.it si legge che quasi un italiano su tre, il 31%, si augura che Grillo e il suo Movimento ottengano molti seggi  alle prossime elezioni politiche. Se non per governare, almeno per «denunciare le scorrettezze degli altri partiti».  Questa precisazione, comunque, ci sta.

La parte meno bella di questo articolo riguarda il parallellismo -a nostro avviso improprio – tra il Movimento di Grillo e quello dell’Uomo qualunque di Guglielmo Giannini. Le due cose non hanno – a nostro avviso – attenenza. Il dato comune potrebbe essere che Grillo è un uomo di spettacolo come lo era Giannini. Ma le due cose sono completamente diverse.

Il movimento di Giannini era conservatore, quello di Grillo, come ammette lo stesso autore dell’articolo, o si identifica con una certa sinistra libertaria, o non si identifica con alcuna formazione politica.

Forse i poteri forti che oggi controllano il nostro Paese si augurano che il Movimento 5 Stelle faccia la fine dell’Uomo qualunque di Giannini. E, dal loro punto di vista, hanno ragione: la ‘speranza’ delle varie massonerie europee di ‘spogliare’ gli italiani, privandoli prima dei loro risparmi e poi togliendogli le case di proprietà, risiede nella permanenza dell’Italia nell’euro. E infatti, per togliere l’Italia dalle grinfie degli speculatori Grillo propone una soluzione – che potrebbe sembrare draconiana – ma è invece di estremo buon senso: fare uscire l’Italia dall’euro (così come sta facendo la Grecia che, dopo le elezioni, uscirà dall’euro).

Non condivisibile, a nostro avviso, la chiusura dell’articolo. LUn modo per dire che Grillo sareeggiamola insieme: “Insomma, come ha osservato lo stesso Grillo, le prospettive future del M5S dipendono non tanto da scelte sue, quanto da quelle degli altri partiti. Sino a quando questi ultimi (o altri nuovi attori che si presentassero sullo scenario politico) non riusciranno a proporsi come soluzione credibile e a sconfiggere il discredito che oggi li caratterizza (e questo è, come si è detto, ciò che stanno cercando di fare, per ora con scarso successo), lo spazio per movimenti populistici e demagogici (ma che raccolgono molti sentimenti profondipresenti nella popolazione) continuerà ad essere assai ampio”.

Un modo per dire che il Movimento 5 Stelle sarebbe demagogico e populista. E invece quelli che continuano a difendere l’Unione Europea di massoni e speculatori che cosa sono? Intelligenti? E quelli che continuano di dire che l’euro ci ha “salvati” quando invece ci ha affossati che cosa sono? Per cortesia…

A destra foto di Guglielmo Giannini tratta da sos-iety.blogspot.com

 

 


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