Giarre, un pronto soccorso da ricovero

Sedie a rotelle sfasciate. Barelle ‘latitanti’. Il triage, questo ‘sconosciuto’. E’ veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal Pronto soccorso di Giarre, grosso centro in provincia di Catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti. La pianta organica, per il pronto soccorso di Giarre, prevede otto medici. Invece ce ne sono solo cinque. Anzi, quattro e mezzo: uno di questi fa l’assessore ed è a mezzo sevizio. Così al Pronto soccorso c’è un solo medico di turno. Con due infermieri che ancora, per fortuna, non sono stati trasferiti. Il resto è tutto un andare a tentoni, alla giornata, nella speranza che non scoppino casini.
Oggi, ad esempio, ha chiamato Linksicilia, un utente che ci ha detto che al Pronto soccorso non erano riusciti a controllare la sua glicemia perché i macchinari non funzionavano. E dire che è piuttosto frequentato. Visto che il paese conta circa 60mila abitanti, 100mila in estate. A fronte di questa domanda di sanità pubblica, un turno con un medico alla volta al Pronto scorso, sembra assai risicato. Forse ci vorrebbero almeno due medici alla volta. Obiettivo che potrebbe essere raggiunto rispettando la pianta organica.
Per fortuna che alle spalle del Pronto soccorso di Giarre, c’è un ospedale che, bene o male, regge. Cardiologia c’è ancora, anche se gli utenti la vorrebbero un poì più funzionale. C’è anche ortopedia: ed è una fortuna, considerato che all’ospedale Cervello di Palermo (dove c’è un Pronto soccorso) Ortopedia è stata sbaraccata.
Dunque un ospedale, quello di Giarre, ancora in piedi. Con un Pronto soccorso-come ci segnalano i nostri lettori- che dovrebbe funzionare meglio. A cominciare dal triage (l’assegnazione dei codici bianco- verde-giallo-rosso) che dovrebbe essere funzionante e dalle attrezzature oggi molto carenti. E naturalmente del personale medico che dovrebbe essere aumentato di una unità in turno.


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Sedie a rotelle sfasciate. Barelle 'latitanti'. Il triage, questo 'sconosciuto'. E' veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal pronto soccorso di giarre, grosso centro in provincia di catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti. La pianta organica, per il pronto soccorso di giarre, prevede otto medici. Invece ce ne sono solo cinque. Anzi, quattro e mezzo: uno di questi fa l'assessore ed è a mezzo sevizio. Così al pronto soccorso c'è un solo medico di turno. Con due infermieri che ancora, per fortuna, non sono stati trasferiti. Il resto è tutto un andare a tentoni, alla giornata, nella speranza che non scoppino casini.

Sedie a rotelle sfasciate. Barelle 'latitanti'. Il triage, questo 'sconosciuto'. E' veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal pronto soccorso di giarre, grosso centro in provincia di catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti. La pianta organica, per il pronto soccorso di giarre, prevede otto medici. Invece ce ne sono solo cinque. Anzi, quattro e mezzo: uno di questi fa l'assessore ed è a mezzo sevizio. Così al pronto soccorso c'è un solo medico di turno. Con due infermieri che ancora, per fortuna, non sono stati trasferiti. Il resto è tutto un andare a tentoni, alla giornata, nella speranza che non scoppino casini.

Sedie a rotelle sfasciate. Barelle 'latitanti'. Il triage, questo 'sconosciuto'. E' veramente uno spettacolo desolante quello offerto dal pronto soccorso di giarre, grosso centro in provincia di catania. Per la disperazione degli utenti che si aspetterebbero un servizio sanitari pubblico. E per la disperazione degli stessi medici, costretti a turni massacranti. La pianta organica, per il pronto soccorso di giarre, prevede otto medici. Invece ce ne sono solo cinque. Anzi, quattro e mezzo: uno di questi fa l'assessore ed è a mezzo sevizio. Così al pronto soccorso c'è un solo medico di turno. Con due infermieri che ancora, per fortuna, non sono stati trasferiti. Il resto è tutto un andare a tentoni, alla giornata, nella speranza che non scoppino casini.

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