Lettera sulla formazione professionale

Egregio direttore,

sono una siciliana che, ormai da anni, vive nella lontana Lombardia. Anche se non più presente nella mia terra, cerco sempre di tenermi informata sulle vicende della Sicilia. Soprattutto da quando ci sono i quotidiani on line. Leggo sul suo giornale – ma anche su altri giornali on line della Sicilia – che la formazione professionale siciliana sarebbe stata lottizzata dai partiti e dai sindacati.

Ora, conoscendo un po’ i meccanismi di finanziamento di Bruxelles, la cosa mi lascia perplessa, perché l’Unione Europea non può pagare tutti i costi dei corsi di formazione professionale: può, semmai, intervenire con un cofinanziamento. Ho l’impresisone che nella vostra ricostruzione c’è qualche cosa che manca. Se le cose stessero come voi dite, Bruxelles sarebbe già intervenuta: e sarebbero intervenute anche la Corte dei Conti e la magistratura ordinaria.

Tra l’altro, l’Unione Europea mette a bando le risorse e, nel caso della Sicilia, se ho capito bene, sarebbero stati finanziati, in maggioranza, enti che già operavano negli anni passati. Questo – mi permetta – può avvenire in quelle regioni che si dotano di proprie leggi o di propri regolamenti e, soprattutto, finanziano la formazione professionale con proprie risorse: ma non può avvenire con i fondi europei, dove la riproposizione degli stessi soggetti chiamati a svolgere i corsi di formazione professionale con le risorse europee non può essere la regola ma, al limite, solo il verificarsi di qualche caso.

Inoltre, non credo che la Regione siciliana possa aver finanziato enti riconducibili a politici, soprattutto di centrosinistra. E credo che, da parte vostra, ci sia eccessiva enfasi anche sugli enti a vostro giudizio – ma è un giudizio giusto? – riconducibili a organizzazioni sindacali. A me, ad esempio, risulta che la Cgil siciliana è fuori dalla formazione professionale.

Vi invito a informarvi meglio, perché non è possibile che una Regione – in questo caso la Sicilia – possa aver disposto un’utilizzazione dei fondi europei per la formazione professionale così come l’avete descritto voi. Anche perché si tratta di una somma consistente: 286 milioni di euro.

Insomma, buona parte della vostra ricostruzione mi sembra un po’ fantasiosa. Lo ripeto: informatevi meglio, perché vi sfugge qualche cosa.

lettera firmata

 

Egregia signora,

Intanto, correttamente, rispettiamo la sua volontà di non firmare la lettera. Certo, sarebbe stato meglio mettere la sua firma, anche per dare forza alle cose che Lei scrive. Ma tant’è.

Diciamo subito che anche noi abbiamo manifestato perplessità sulla gestione del cosiddetto Avviso 20 da parte della Regione siciliana. Anche a noi risultano troppe stranezze e abbiamo la sensazione che tali stranezze dovrebbero risultare anche alla Corte dei Conti e alla magistratura.

Ciò posto, ci permettiamo di sottolineare che le ‘stranezze’ che lei sottolinea sono state illustrate in una conferenza stampa dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dall’assessore regionale alla Formazione professionale, Mario Centorrino.

Sono andato a rileggermi l’articolo e, in effetti, abbiamo dato poco spazio alla conferenza stampa, privilegiando il merito della questione. In ogni caso, ribadiamo, l’impostazione dell’Avviso 20 che noi abbiamo descritto è quella illustrata dal governo siciliano. Anzi, le diciamo di più: è stato lo stesso presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ad affermare, quasi a titolo di vanto, che, a partire da quest’anno, tutta la formazione professionale sarà a carico dei fondi europei e, in particolare, del Fondo sociale europeo (Fse). Noi ci siamo limitati a registrare le dichiarazioni del governo.

Anche a noi, egregia signora, la cosa è sembrata strana: perché anche a noi risulta che i fondi europei, per definizione, si devono aggiungere e non possono sostituirsi ale risorse ordinarie di Stato e Regioni. Ma siccome, nei giorni scorsi, è stato in Sicilia il ministro Fabrizio Barca, dobbiamo supporre che anche il governo Monti è già a conoscenza di come la Regione siciliana intende utilizzare i 286 milioni di euro dell’Avviso 20.

Cara signora, abbiamo l’impressione che lei, vivendo nella “lontana Lombardia”, non abbia molto chiaro il quadro della Sicilia politica e, in particolare, del mondo della formazione professionale. Per carità, lei dice cose giustissime che anche noi condividiamo. Ma se noi scriviamo delle cose – che a lei sembrano “ricostruzioni fantasiose” – sappia che lo facciamo perché, purtroppo, le cose stanno come le abbiamo descritte. Anche a noi, egregia signora, sembra strano che a risultare ‘vincitori’ dei bandi dell’Avviso 20 – incamerando, peraltro i ‘bocconi’ più sostanziosi – siano gli enti, legati a politici e a precise sigle sindacali, che prima facevano man bassa dei fondi regionali.

Non è certo colpa nostra se alla carica di dirigente generale del dipartimento Formazione professionale della Regione siciliana il Pd nazionale ha segnalato il dottore Ludovico Albert. E se, di conseguenza, a risultare ‘vincitori’ siano gli enti riconducibili a politici legati allo stesso Pd: e cioè all’onorevole Nino Papania, all’onorevole Luigi Cocilovo, all’onorevole Salvatore Cardinale, all’onorevole Francantonio Genovese. Se nella sua Sicilia dalla quale è “lontana” avvengono certe cose non se la deve prendere con noi, che non c’entriamo nulla: perché noi ci limitiamo a raccontare le cose per come stanno. Semmai, se la deve prendere con gli organizza certe ‘pastette’.

Visto che lei, a quanto ci sembra di capire, è vicina al Pd, scriva a una lettera al professore Mario Centorrino, da sempre vicino alla sinistra comunista e post comunista, oggi assessore regionale alla Formazione professionale. E il professore Centorrino – e non noi – che ha messo la propria faccia su questa spartizione di fondi pubblici che privilegia enti riconducibili a partiti e a organizzazioni sindacali. E lo ha fatto in compagnia del suo sodale dottore Ludovico Albert, inviato in Sicilia dal Pd nazionale proprio per fare queste cose.

Del resto, il professore Centorrino, che viene dalla ‘scuola’ del Pci siciliano di consociativa memoria, nella gestione dell’avviso 20 ha coinvolto anche i sindacalisti della Cisl, altra organzzazione stroricamente consociativa e storicamente pronta a ‘stricarsi’ con i governi regionale di ogni colore politico pur di avere il ‘posto a tavola’. Per non parlare della Uil, altra organizzazione da sempre attaccata alla ‘mammella’ della formazione professionale siciliana. Quanto alla Cgil siciliana, noi non abbiamo scritto che partecipa alla ‘festa’ organizzata dall’accoppiata Centorrino-Albert: abbiamo anzi scritto che è l’unica organizzazione sindacale che si è chiama fuori da questa ‘mangiuglia’.

Centorrino e Albert hanno fatto di più: nella spartizione hanno coinvolto anche enti storici del centrodestra: tra questi, gli enti riconducibili al sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, e al parlamentare nazionale di Futuro e libertà, Carmelo Briguglio che, in effetti, in questo periodo, non sa nemmeno lui se è di centrodestra o di centrosinistra, se è vero che lo stesso Briguglio a Roma è di centrodestra e in Sicilia è di centrosinistra… Per non parlare, ovviamente, degli enti riconducibili all’Mpa del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Come, ad esempio, l’ente vicino all’onorevole Lino Leanza, parlamentare regionale dell’Mpa. E sorvoliamo sullo scandalo del Cefop, un ente prima definito “insolvente” al quale prima sono stati erogati 12 milioni di euro per quattro mesi di formazione professionale da ‘recuperare’ sul 2011 (egregia signora, ha letto benissimo: 12 milioni di euro, quasi 24 milairdi di vecchie lire, per appena 4 mesi di formazione professionale: chi scrive non ha mai assistito all’erogazione di un finanziamento così ‘generoso’ in questo settore…); e poi altri 18 milioni di euro.

Cone può notare, egregia signora, la spartizione è stata ecumenica: maggioranza e opposizione insieme ‘appassionatamente’ per la ‘modica’ somma di 286 milioni di euro in tre anni. Tutti a tavola, insomma, come del resto abbiamo già scritto. Perché come diceva la ‘buonanima’ di Salvo Lima, “quanno a pentola vugghi, ava vugghiri pi’ tutti…” (quando l’acqua della pentola va in ebollizione, va in ebollizione per tutti…).

E la ‘pentola’ della formazione professionale siciliana, egregia signora -messa sul fuoco dai ‘cuochi’ Centorrino e Albert – è in piena ebollizione, scotta quasi…

Giulio Ambrosetti

 


Dalla stessa categoria

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]