Pd, Cracolici e Lumia in minoranza

Il “no” di Italia dei valori, di Rifondazione comunista, di Sel e dei ‘Cartelli’ della sinistra alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli a sindaco di Palermo sembra scontato, alla luce delle primarie con i brogli andate in scena nel capoluogo siciliano due domeniche fa. Ma adesso – e questa è una sorpresa che potrebbe essere confermata nelle prossime ore – ci potrebbero essere novità anche nel Pd di Palermo.

Il partito, è noto, è spaccato. Ci sono il capogruppo all’Ars, Antonello Cracolici, il parlamentare nazionale, Giuseppe Lumia e i loro seguaci schierati con Ferrandelli. E poi c’è l’altra parte del Pd, che non sembra molto convinta delle primarie ‘chiacchierate’ e, di conseguenza, della candidatura di Ferrandelli. La notizia è che Cracolici, Lumia e i loro seguaci sarebbero finiti i minoranza nella direzione provinciale del Pd.

Stando a indiscrezioni – tutte da confermare – molti componenti della direzione provinciale del Pd sarebbero rimasti molto delusi (l’aggettivo, in realtà, dovrebbe essere un altro) dalle primarie. Soprattutto dai fatti che vanno piano piano emergendo: brogli e altre storie poco edificanti già al vaglio della Procura della Repubblica di Palermo. Tutte cose che nulla hanno a che vedere con i valori della sinistra. Da qui il fastidio di alcuni componenti della direzione provinciale del Pd che non ne vorrebbero più sapere di seguire Cracolici e Lumia.

Oggi, è noto, i quattro candidati alle recenti primarie – Rita Borsellino, Fabrizio Ferrandelli, Davide Faraone e Antonella Monastra – sono stati convocati dai vertici dei partiti del centrosinistra cittadino. Audizioni interessanti e ricche di spunti culturali e politici che, però, non hanno spostato di una virgola lo stallo in cui si trova il centrosinistra di Palermo.

La vicenda si complica, insomma. E per cercare di capire quello che potrebbe succedere nelle prossime ore bisognerebbe seguire i dettagli e, anche, le dichiarazioni di qualche giorno fa rilette alla luce di quello che sta avvenendo in queste ore. Come le parole del numero uno del Pd, Pierluigi Bersani, che a proposito delle primarie ha detto: “Decida il partito palermitano”.

Ora le parole di Bersani, fino a qualche giorno fa normali, diventano un po’ indigeste per Lumia e Cracolici. Perché se – come sembra – davanti ai dubbi degli altri partiti del centrosiistra sulle primarie del 4 marzo e sulla candidatura di Ferrandelli la parola passerà – per l’appunto – al Pd di Palermo, Cracolici e Lumia si potranno attaccare al tram, perché sarebbero minoranza.

Ovviamente, Cracolici e Lumia, pur di provare a candidare Ferrandelli, proveranno a inventarsi qualcosa. Di certo, non qualcosa di democratico. Perché sul piano dei numeri, stando sempre a indiscrezioni, nella direzione provinciale di Palermo potrebbero sarebbero già finiti in netta minoranza ancora prima di cominciare.

 


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