“Ora tutti uniti per battere il centrodestra”

Pino Apprendi, parlamentare regionale del Pd eletto a Palermo, è forse la persona giusta con la quale tentare un’analisi dei risultati delle primarie del centrosinistra. Si è scherato con Fabrizio Ferrandelli. La politica lo ha portato ad avallare le scelte di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia. Ma la sua, per l’appunto, è stata una scelta politica, non dettata dagli affari, dal trasformismo e dalle camarille che sono il motivo conduttore del governo Lombardo. Apprendi è riconosciuto all’unanimità come una persona per bene: non ha mai appoggiato sindaci poi arrestati per mafia, non incontra imprenditori in odore di mafia per incassare tangenti, non fa parte dei quelle elette schiere di politici che ‘addomesticano’ i concorsi nella sanità, non gestisce corsi di formazione professionale ‘finti’ e quando le cose non gli piacciono -come nel caso della cooperativa 25 Aprile, non risparmia critiche ai suoi compagni di partito.
Con lui si può tentare un’analisi politica del voto.
“Intanto – ci dice – guardiamo al fatto positivo: cioè alla grande affluenza. Le primarie hanno funzionato. La gente si è appassionata e ha partecipato. Tutti candidati si sono impegnati. A tutti vanno i complimenti. Adesso dobbiamo unirci tutti per battere, insieme, il centrodestra”.

– Si aspettava la vittoria di Ferrandelli?

“Eravamo tutti convinti che si sarebbe stato un testa a testa. E così è stato. Anche se non è mancata la sorpresa”.

– Cioè?

“Davide Faraone. Al quale vanno i miei complimenti. Si è battuto con grande coraggio. E ha ottenuto un ottimo risultato. Alla fine, non ha preso molti meno voti di Ferrandelli e Rita Borsellino”.

– Che succede, adesso?

“Mi auguro nulla, se non quello che deve succedere: e cioè, come ho già detto, tutti uniti per battere il centrodestra. Questo, almeno, è quello che auspico”.

– Alla fine, se la vogliamo dire tutta, ha vinto il candidato di Lombardo, Cracolici e Lumia…

“Su Cracolici e Lumia siamo d’accordo: hanno appoggiato Ferrandelli alla luce del sole. Di Lombardo non mi risulta”.

– Lombardo potrebbe avere appoggiato Ferrandelli con il favore delle tenebre…

“Non mi risulta. A me risulta che a Palermo sono venuti Bersani, Vendola, Di Pietro e Ferraro per sostenere Rita Borsellino. E mi risulta, anche, che, alla fine, Ferrandelli ha vinto con il voto della città, al di là dei partiti e degli schieramenti”.

– Ammetterà che questo risultato è una boccata d’ossigeno per il governo Lombardo.

“Diciamo che il risultato delle primarie di Palermo potrebbe aiutare il Pd siciliano a uscire dall’ambiguità”.

– Cioè?

“Magari per finirla, come fa il segretario regionale del partito, Giuseppe Lupo, di votare per il governo regionale e, poi, in altre sedi, fare altri discorsi. Chissà, magari questa è la volta buona per attuare le riforme. E, perché no?, per rilanciare l’attività del governo regionale”.

– Che fara adesso il centrodestra di Palermo?

“Individuerà un candidato forte”.

Chi, secondo lei?

“Questa è una domanda che dovrebbe essere posta ai leader del centrodestra”.

– Provi a fare una previsione.

“Non lo so: a ‘naso’ potrei provare a dire che il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, non si candiderà. Forse punteranno su Massimo Costa. Anche loro debbono tenere conto che il risultato delle primarie del centrosinistra è stato eclatante: quasi 30 mila votanti, circa 10 mila elettori in più rispetto al 2007. Davanti a questo risultato anche loro eviteranno divisioni e dispersioni”.

– Lombardo, alla fine, per chi voterà?

“Non lo so. So, però, per chi voterà la gran parte della città”.

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Pino apprendi, parlamentare regionale del pd eletto a palermo, è forse la persona giusta con la quale tentare un’analisi dei risultati delle primarie del centrosinistra. Si è scherato con fabrizio ferrandelli. La politica lo ha portato ad avallare le scelte di antonello cracolici e giuseppe lumia. Ma la sua, per l’appunto, è stata una scelta politica, non dettata dagli affari, dal trasformismo e dalle camarille che sono il motivo conduttore del governo lombardo. Apprendi è riconosciuto all’unanimità come una persona per bene: non ha mai appoggiato sindaci poi arrestati per mafia, non incontra imprenditori in odore di mafia per incassare tangenti, non fa parte dei quelle elette schiere di politici che ‘addomesticano’ i concorsi nella sanità, non gestisce corsi di formazione professionale 'finti' e quando le cose non gli piacciono -come nel caso della cooperativa 25 aprile, non risparmia critiche ai suoi compagni di partito.

Pino apprendi, parlamentare regionale del pd eletto a palermo, è forse la persona giusta con la quale tentare un’analisi dei risultati delle primarie del centrosinistra. Si è scherato con fabrizio ferrandelli. La politica lo ha portato ad avallare le scelte di antonello cracolici e giuseppe lumia. Ma la sua, per l’appunto, è stata una scelta politica, non dettata dagli affari, dal trasformismo e dalle camarille che sono il motivo conduttore del governo lombardo. Apprendi è riconosciuto all’unanimità come una persona per bene: non ha mai appoggiato sindaci poi arrestati per mafia, non incontra imprenditori in odore di mafia per incassare tangenti, non fa parte dei quelle elette schiere di politici che ‘addomesticano’ i concorsi nella sanità, non gestisce corsi di formazione professionale 'finti' e quando le cose non gli piacciono -come nel caso della cooperativa 25 aprile, non risparmia critiche ai suoi compagni di partito.

Pino apprendi, parlamentare regionale del pd eletto a palermo, è forse la persona giusta con la quale tentare un’analisi dei risultati delle primarie del centrosinistra. Si è scherato con fabrizio ferrandelli. La politica lo ha portato ad avallare le scelte di antonello cracolici e giuseppe lumia. Ma la sua, per l’appunto, è stata una scelta politica, non dettata dagli affari, dal trasformismo e dalle camarille che sono il motivo conduttore del governo lombardo. Apprendi è riconosciuto all’unanimità come una persona per bene: non ha mai appoggiato sindaci poi arrestati per mafia, non incontra imprenditori in odore di mafia per incassare tangenti, non fa parte dei quelle elette schiere di politici che ‘addomesticano’ i concorsi nella sanità, non gestisce corsi di formazione professionale 'finti' e quando le cose non gli piacciono -come nel caso della cooperativa 25 aprile, non risparmia critiche ai suoi compagni di partito.

Pino apprendi, parlamentare regionale del pd eletto a palermo, è forse la persona giusta con la quale tentare un’analisi dei risultati delle primarie del centrosinistra. Si è scherato con fabrizio ferrandelli. La politica lo ha portato ad avallare le scelte di antonello cracolici e giuseppe lumia. Ma la sua, per l’appunto, è stata una scelta politica, non dettata dagli affari, dal trasformismo e dalle camarille che sono il motivo conduttore del governo lombardo. Apprendi è riconosciuto all’unanimità come una persona per bene: non ha mai appoggiato sindaci poi arrestati per mafia, non incontra imprenditori in odore di mafia per incassare tangenti, non fa parte dei quelle elette schiere di politici che ‘addomesticano’ i concorsi nella sanità, non gestisce corsi di formazione professionale 'finti' e quando le cose non gli piacciono -come nel caso della cooperativa 25 aprile, non risparmia critiche ai suoi compagni di partito.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]