Affaire fotovoltaico, la farsa della 3Sun: precari catanesi a casa e niente assunzioni

L’hanno presentata come una delle rarissime nuove iniziative industriali da Roma in giù. Hanno detto che avrebbe incrementato l’occupazione e rilanciato il polo hi-tech di Catania. Hanno dichiarato che la domanda per i loro prodotti era in costante crescita non solo in Europa, ma in tutti i Paesi del Mediterraneo.. Ora si scopre che non è così. Ora si scopre che c’è “sovraproduzione” e che di aumentare il numero dei dipendenti non se parla nemmeno. Anzi. Un sacco di precari andranno presto a casa. Parliamo della 3Sun, “la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Italia” sorta all’ombra dell’Etna su iniziativa è di Stm, Enel e Sharp, nell’ambito di un contratto di programma quadro, ovvero con finanziamenti pubblici: 49 milioni di euro stanziati dal Cipe.

Inaugurata in pompa magna nel luglio scorso, tra mille promesse visonarie, la fabbrica è già in agonia: “Gli impegni sulle linee di produzione sono ancora parziali rispetto agli obiettivi indicati nel contratto di programma,i livelli occupazionali sono distanti dagli obiettivi prefissati;inoltre entro il 2012 andranno a casa i precari, cioè, la maggior parte dei 92 interinali presenti oggi in azienda” dicono dalla Fiom Cgil. Dellla vicenda si è parlato oggi nel corso di un incontro al ministero delle Attivita’ produttive al quale hanno partecipato sindacati e azienda. Quest’ultima, fa sapere la Fiom, “con il Ceo Mauro Curiale ha illustrato un quadro produttivo fortemente influenzato dal mercato mondiale del settore che e’ in sovraproduzione”. Ma come, non era la fabbrica nata per rispondere alla crescente domanda di pannelli fotovoltaici che puntava ai mercati d’Europa e dei Paesi del Mediterraneo? Possibile che a luglio c’era spazio e ora non ce ne è più? Possibile che nel giro di pochi mesi lo scenario sia cambiato così tanto? Possibile che solo ora gli analisti dei tre colossi industriali scoprono che c’è la concorrenza asiatica?
In attesa che venga fatta piena luce, Giovanna Marano, segretaria della Fiom Sicilia e Stefano Materia, segretario della Fiom di Catania non nascondano la oro preoccupazione: “Pur comprendendo le difficolta’ dell’azienda , temiamo che siano a rischio gli obiettivi finali del contratto di programma. Ancora una volta- aggiungono- potrebbe essere un’occasione mancata di rilancio delle attivita’ produttive nel territorio di Catania. La Fiom- concludono- proseguira’ nel suo impegno affinche’ questo non avvenga e sui tavoli territoriali si concretizzino gli obiettivi previsti, a partire da quello dei livelli occupazionali”.


Dalla stessa categoria

I più letti

L’hanno presentata come una delle rarissime nuove iniziative industriali da roma in giù. Hanno detto che avrebbe incrementato l’occupazione e rilanciato il polo hi-tech di catania. Hanno dichiarato che la domanda per i loro prodotti era in costante crescita non solo in europa, ma in tutti i paesi del mediterraneo. . Ora si scopre che non è così. Ora si scopre che c’è “sovraproduzione” e che di aumentare il numero dei dipendenti non se parla nemmeno. Anzi. Un sacco di precari andranno presto a casa. Parliamo della 3sun, “la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’italia” sorta all’ombra dell’etna su iniziativa è di stm, enel e sharp, nell’ambito di un contratto di programma quadro, ovvero con finanziamenti pubblici: 49 milioni di euro stanziati dal cipe.

L’hanno presentata come una delle rarissime nuove iniziative industriali da roma in giù. Hanno detto che avrebbe incrementato l’occupazione e rilanciato il polo hi-tech di catania. Hanno dichiarato che la domanda per i loro prodotti era in costante crescita non solo in europa, ma in tutti i paesi del mediterraneo. . Ora si scopre che non è così. Ora si scopre che c’è “sovraproduzione” e che di aumentare il numero dei dipendenti non se parla nemmeno. Anzi. Un sacco di precari andranno presto a casa. Parliamo della 3sun, “la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’italia” sorta all’ombra dell’etna su iniziativa è di stm, enel e sharp, nell’ambito di un contratto di programma quadro, ovvero con finanziamenti pubblici: 49 milioni di euro stanziati dal cipe.

L’hanno presentata come una delle rarissime nuove iniziative industriali da roma in giù. Hanno detto che avrebbe incrementato l’occupazione e rilanciato il polo hi-tech di catania. Hanno dichiarato che la domanda per i loro prodotti era in costante crescita non solo in europa, ma in tutti i paesi del mediterraneo. . Ora si scopre che non è così. Ora si scopre che c’è “sovraproduzione” e che di aumentare il numero dei dipendenti non se parla nemmeno. Anzi. Un sacco di precari andranno presto a casa. Parliamo della 3sun, “la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’italia” sorta all’ombra dell’etna su iniziativa è di stm, enel e sharp, nell’ambito di un contratto di programma quadro, ovvero con finanziamenti pubblici: 49 milioni di euro stanziati dal cipe.

L’hanno presentata come una delle rarissime nuove iniziative industriali da roma in giù. Hanno detto che avrebbe incrementato l’occupazione e rilanciato il polo hi-tech di catania. Hanno dichiarato che la domanda per i loro prodotti era in costante crescita non solo in europa, ma in tutti i paesi del mediterraneo. . Ora si scopre che non è così. Ora si scopre che c’è “sovraproduzione” e che di aumentare il numero dei dipendenti non se parla nemmeno. Anzi. Un sacco di precari andranno presto a casa. Parliamo della 3sun, “la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’italia” sorta all’ombra dell’etna su iniziativa è di stm, enel e sharp, nell’ambito di un contratto di programma quadro, ovvero con finanziamenti pubblici: 49 milioni di euro stanziati dal cipe.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]