Ferrovie in Sicilia, avanti senza fretta

“Chiudi la porta che fa corrente!”. Mi sono sempre chiesto se sia possibile tradurre questa espressione in una lingua straniera. La corrente. Lo spostamento di una massa d’aria tra una zona di alta pressione ad una di bassa pressione. Il risucchio nei liquidi. Il maltempo per gli uomini. E ora un po’ di poesia: cosa c’è di più democratico del cielo? E del mare? Loro distribuiscono senza intenzione, senza pensare. Tutto fluttua. E forse è una fortuna. Altrimenti qualcuno se ne sarebbe impossessato, capitalizzando la parte migliore di ossigeno.
Ciò che non fluttua da qualche tempo in Sicilia sono i denari. Ricordo l’insediamento di Raffaele Lombardo e la sublimazione dei fondi Fas in demagogica manovra togli Ici. Ma ora i tempi sono cambiati. Forse i tempi ma non gli spazi. Prendete la tratta ferroviaria Messina-Palermo. Stupenda, ma lenta. Soprattutto dopo che hanno soppresso il treno diretto. C’è la crisi. Anche le ferrovie devono riassestarsi, tagliando dove si può. E investendo dove si vede.
Perché vi confido una cosa. Io sto assistendo alla costruzione del corridoio Berlino-Palermo. Io sì. Voi no. Questo asse ferroviario infatti prevede Monaco come città dell’HUB tedesco e Varese come snodo italiano. Milano era già troppo congestionata. Attualmente Varese possiede due linee ferroviarie, quella della gestita da Trenitalia e quella delle FNM, Ferrovie Nord Milano. Recentemente le linee sono state unite. Intanto a Mendrisio, appena al di là del confine, si lavora all’adattamento dei binari. E a Cantello, l’ultimo Comune italiano, stanno scavando una galleria che servirà a legare i binari svizzeri a quelli italiani. Una volta legata la tratta Mendrisio- Varese il corridoio Berlino-Palermo sarà terminato.
“Ma come?”, direte voi. Certo. Da Berlino si potrà viaggiare ad alta velocità fino a Napoli. Dunque sarà terminato. E tra Napoli e Palermo? Boh, io non lo so. Non vedo sbracciarsi nessuno. E poi ci sono Lombardo, l’Assemblea regionale siciliana, qualcuno saprà qualcosa. O forse c’è solo corrente, meglio chiudere la porta.

 

 


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“chiudi la porta che fa corrente!”. Mi sono sempre chiesto se sia possibile tradurre questa espressione in una lingua straniera. La corrente. Lo spostamento di una massa d'aria tra una zona di alta pressione ad una di bassa pressione. Il risucchio nei liquidi. Il maltempo per gli uomini. E ora un po' di poesia: cosa c'è di più democratico del cielo? e del mare? loro distribuiscono senza intenzione, senza pensare. Tutto fluttua. E forse è una fortuna. Altrimenti qualcuno se ne sarebbe impossessato, capitalizzando la parte migliore di ossigeno.

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