Il ponte sullo Stretto? Non serve

Da Giuseppe Scianò e Corrado Mirto
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Nel ricordare, con profonda emozione, le migliaia e migliaia di vittime del terremoto e del maremoto del 28 dicembre 1908, gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI” ritengono che quella tragedia debba farci, ancora una volta, riflettere sulla opportunità di costruire il PONTE.
Noi, oggi, abbiamo il dovere di fare tesoro di ciò che la tragedia del 1908 può insegnarci in termini di rapporto con il territorio e con le forze della NATURA. L’ALTA SISMICITA’ dell’AREA DELLO STRETTO non consente, infatti, che si scherzi con il fuoco. Per essere più chiari: non consente che si SCHERZI né che si SPECULI con il PONTE FARAONICO, per tutta una serie di INCOMPATIBILITA’, di INCONGRUENZE, di alterazioni della VERITA’, di PERICOLI, di SPRECO di risorse finanziarie ed economiche … e via dicendo.
Di certo c’è, soprattutto, che quel PONTE servirebbe a distruggere i valori dell’INSULARITA’ e della CENTRALITA’ MEDITERRANEA della SICILIA. La Sicilia diventerebbe il SOTTOSUOLA dello STIVALE, perderebbe persino la propria IDENTITA’ geografica, perderebbe il proprio RUOLO.
Il Ponte, inoltre, legittimerebbe il disastroso disegno politico di SMEMBRARE la Sicilia in DUE o TRE “REGIONICCHIE”. Esiste anche chi è tanto “leggero” da voler istituire, intanto, la REGIONICCHIA CALABRO-SICULA dello STRETTO, accorpando, in modo innaturale, illogico ed “arrogante”, la Città di MESSINA con quella di REGGIO CALABRIA e, nella quasi totalità, accorpando anche i territori delle attuali rispettive Province. Ed è previsto anche il MATRIMONIO fra MAFIA e ‘NDRANGHETA. E’ SCANDALOSO!
Pur di andare contro la prospettiva della rinascita, del riscatto e del ritorno nel Mediterraneo, in Europa e nel Mondo, della Nazione Siciliana, l’”ANTISICILIA ORGANIZZATA” è pronta a “CANCELLARE” la nobile ed antica Città di Messina ed a marciare su tutto e su tutti. Senza alcun REFERENDUM e senza alcun rispetto dei DIRITTI fondamentali dell’Uomo e dei Popoli.
Ed è triste, oltre che INQUIETANTE, il fatto che il Presidente della Regione, il Governo Regionale nel suo insieme, la maggioranza assembleare e non pochi Gruppi di potere, insistano nel considerare il PONTE DELLA VERGOGNA come opera necessaria, obbligatoria ed anche PRIORITARIA.
Tutto ciò ci scoraggia? Niente affatto! Ci serve, anzi, per conoscere meglio dove ci vuole portare l’attuale “MAGGIORANZA”. Una coalizione “trasversale”, cioè, che si autodefinisce “AUTONOMISTA” e che rimane ambiguamente silenziosa (se non complice) all’ipotesi della creazione della REGIONICCHIA CALABRO-SICULA DELLO STRETTO o, peggio, all’ipotesi di SMEMBRARE la SICILIA in due o tre REGIONICCHIE!
Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu hanno, pertanto, un motivo in più per non mollare. Anzi, lanciano un appello a tutti i Siciliani, a tutti i Popoli e a tutte le Nazionalità dell’Europa e del Mediterraneo, ed in particolare al Popolo della NAPOLITANIA, affinché l’AREA dello STRETTO, già culla della Civiltà EURO-MEDITERRANEA, venga dichiarata PATRIMONIO DELL’UMANITA’ e, come tale, resti integra, senza correre il pericolo di essere seppellita sotto un “MOSTRO” di cemento e di acciaio.
Ai Siciliani, in particolare, l’FNS ricorda che la lotta contro il PONTE è una tappa fondamentale della più grande lotta per l’Indipendenza, la libertà, il riscatto ed il progresso della Sicilia.
Onoriamo, quindi, le vittime del 1908 con un forte, solenne e coraggioso “NO” al PONTE DELLA VERGOGNA e del DISONORE!

Fsn Messina: altro “no” al ponte
La Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” commemora, con intima commozione, le migliaia di vittime del terremoto e del maremoto del 28 dicembre 1908 che 103 anni fa devastò e distrusse la nostra amata Città di Messina e interessò ampia parte dei suoi comprensori.
Fu una tragedia che ben dopo un secolo da allora è rimasta ben scolpita nella memoria collettiva dei Siciliani e dei Messinesi.
Fa dunque specie, oggi che le conoscenze scientifiche e le tecnologie correlate, sono così sviluppate in questi nostri amati luoghi dell’Area dello Stretto di cui è riconosciuta unanimemente l’ALTA SISMICITA’ ci sia ancora chi ipotizzi e più ancora provi a proporre ai Messinesi un PONTE SULLO STRETTO, che memoria, scienza, ragione e convenienza invitano a dimenticare anche solo come ipotesi.
Per non dire poi che il PONTE-IATTURA finirebbe per decretare la morte economica e quindi sociale della nostra gloriosa Città di Messina, che verrebbe scalzata da un MOLOCH artificioso, un totem politico-burocratico, qual è la cosiddetta CITTA’ DELLO STRETTO, in realtà una REGIONICCHIA CALABRO-SICULA DELLO STRETTO innaturale che viola la memoria, il presente e il futuro parimenti della Sicilia e della Calabria.
Gli Indipendentisti Messinesi di lu Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” invitano dunque tutti i Messinesi, i Siciliani, i Calabresi a fare tesoro, insieme, di quella immane tragedia evitando di vanificare il sacrificio di quelle migliaia e migliaia di vittime.
Poste queste nostre riflessioni, condivise dalla maggior parte dei Siciliani e Messinesi, indipendentisti e no, ci chiediamo e chiediamo al Governo Regionale, che si fonda su una alleanza di coalizione che si dice “Autonomista” perché è apertamente a favore del PONTE-IATTURA e perché è altresì ambiguamente taciturno (se non partecipe) all’ipotesi della creazione della succitata REGIONICCHIA CALABRO-SICULA DELLO STRETTO.
Un progetto che aprirebbe, di fatto, la strada al progetto ANTISICILIANO di spezzare l’unità storico-geografica e socio-politica della Sicilia in due o tre REGIONICCHIE SATRAPICHE.
E tutto ciò è stato “proposto” senza alcun REFERENDUM, senza alcuna consultazione dei Siciliani e dei Calabresi e senza alcun rispetto dei DIRITTI fondamentali dell’Uomo e dei Popoli.
A tutto ciò si aggiunga poi ma non in seconda istanza la questione vivamente sentita in tutti i comprensori del messinese del DISSESTO IDROGEOLOGICO, si pensi a San Fratello, Giampilieri e recentissimamente a Barcellona Pozzo di Gotto e Saponara.
Già in passato proponemmo che i “soldi” del PONTE-IATTURA fossero devoluti alla messa in sicurezza dei territori e dei comprensori messinesi. Non abbiamo ricevuto risposta né la proposta è stata diffusa dalla grande stampa siciliana. Perché?
Ecco dunque che la Segreteria Provinciale di Messina del Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” nell’occasione della mesta ricorrenza del terremoto e del maremoto del 28 dicembre 1908 ricorda e omaggia quelle tante vittime, siciliane e no, e RIBADISCE IL SUO vigoroso, motivato “NO” AL PONTE IATTURA !
Ci permettiamo poi di ricordare alle Siciliane e ai Siciliani che per l’FNS la lotta contro il PONTE è una tappa fondamentale della più grande lotta per l’Indipendenza, la libertà, il riscatto ed il progresso della Sicilia in cui siamo pacificamente impegnati.

 


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