Ars, bagarre sul Registro unioni civili

Come era prevedibile, il disegno di legge (ddl) sul Registro delle unioni civili che l’Ars dovrebbe iniziare a esaminare in questi giorni sta scatenando un mezzo putiferio. Ci sono gli esponenti delle forze politiche che voglio a tutti i costi bloccarlo. E non mancano le divisioni anche nel centrosinstra, schieramento politico e parlamentare che dovrebbe sponsorizzare il provvedimento. E’ il caso della polemica esplosa tra il parlametare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi, fautore del ddl sul Registro delle unioni civili, e il sindacalista della Cgil, Antonio Riolo.
“Sono davvero sorpreso – dice Apprendi – della presa di posizione di Antonio Riolo, che parla a nome della Cgil, giudicando il testo ‘un’operazione di facciata senza ricaduta concreta’. Quanto affermato da Riolo penso che fermerà il Forum delle famiglie che oggi scenderà in piazza per protestare contro la legge e rassicurerà l’intergruppo che è nato all’Ars per contrastare l’approvazione della legge”.
“Quando insieme al comitato ‘Esistono i diritti’ abbiamo pensato di presentare una proposta di legge che istituisse un Registro per il riconoscimento delle unioni civili – racconta Apprendi – che per facilità abbiamo chiamato per le coppie di fatto, ci siamo subito interrogati su quali reazioni potevamo suscitare in questo Paese che è pieno di bigotti e fa parte di quel popolo che pensa che un provvedimento di questo genere possa essere fatto purché non si sappia in giro”.
“Ho incontrato personalmente – ricorda ancora il parlamentare del Pd – presso la sede di Sel rappresentanti delle associazioni e, quei pochi suggerimenti che mi sono arrivati, hanno fatto parte degli emendamenti presentati da me in commissione Affari istituzionali: emendamenti quasi tutti bocciati dalla stessa commissione legislativa dell’Ars”.
“Al disegno di legge, in commissione – ricorda sempre Apprendi – è stato presentato anche un articolo che bocciava del tutto la proposta”. Operazione non riuscita, questa, perché il ddl, ricorda sempre il deputato, è andato avanti lo stesso.
“Figurarsi – sottolinea – se il sottoscritto pensava di risolvere i problemi del ‘mondo’. O se non era cosciente che si sarebbe scatenato un putiferio da parte di chi la legge non la vuole affatto”.
Dopo aver ricordato che “la maggior parte di quanto approvato nelle altre regioni d’Italia è stato impugnato dalla Corte Costituzionale”, Apprendi invita Riolo e il parlamentare del Pdl, Lo Bosco a fare pervenire emendamenti “che presenterò in aula, quando si aprirà la discussione”.
Ammesso che, in Aula, la discussione si apra…

 


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