La Destra, mutuo sociale anche in Sicilia

“La Destra” presenta alla Regione siciliana un disegno di legge, per introdurre anche nella nostra Isola il cosiddetto “mutuo sociale”. Un provvedimento che, se attuato, consentirebbe a tantissime famiglie meno abbienti di accedere al diritto alla casa, senza oneri e senza pesi. Peraltro, stando ai promotori della proposta, il provvedimento sarebbe di facile attuabilità, così come avvenuto nella Regione Lazio che ha recentemente introdotto nel proprio ordinamento proprio lo strumento del “mutuo sociale”.

L’iniziativa è stata presentata a Palermo, dal segretario regionale de “La Destra”, Gino Ioppolo, e dal segretario provinciale di Palermo, Filippo Cangemi. La ragione che spinge questo partito a presentare il disegno di legge risiede nelle vigenti normative in materia di edilizia residenziale pubblica, che non sono finalizzate in via esclusiva all’attribuzione della proprietà dell’abitazione ai nuclei familiari meno abbienti. E d’altro canto, le leggi in vigore che disciplinano in Sicilia la vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in molti casi hanno avuto come ragione ispiratrice anche la mera dismissione, quale misura di risanamento della finanza pubblica, mentre, per altro verso, sono state indirizzate alle famiglie già assegnatarie dei medesimi immobili. Il tutto, mentre è un fatto noto che i prezzi delle abitazioni sul libero mercato non sono accessibili alla gran parte dei cittadini.

Per tutte queste ragioni, in base alla proposta di legge, intitolata “Accesso al diritto di abitazione e alla proprietà della casa mediante mutuo sociale”, si attribuirebbe immediatamente, ai soggetti meritevoli, un diritto reale sull’abitazione. I promotori del progetto prevedono, per la sua realizzazione, un piano di costruzione ad hoc per “mutuo sociale” con utilizzo prioritario di aree edificabili già nella disponibilità della pubblica amministrazione, finalizzato alla costruzione di stabili di uso prevalentemente abitativo, ma comprendenti anche porzioni immobiliari ad uso diverso, al fine di garantire un armonico assetto urbanistico.

Il programma di fabbricazione verrebbe articolato su base provinciale e la sua realizzazione, affidata ad ogni singolo Istituto Autonomo per le Case Popolari, in ragione dell’area geografica di competenza. Le case così realizzate sarebbero assegnate a cittadini residenti in Sicilia, mediante costituzione di diritto reale in loro favore e a fronte di un corrispettivo da corrispondere ratealmente, con la forma e le modalità del mutuo sociale.

Le risorse economiche, per “La Destra”, sarebbero rinvenibili nello stesso patrimonio odierno degli attuali Istituti Autonomi per le Case Popolari e, più esattamente, in quella parte del loro patrimonio costituita dagli immobili ad uso non abitativo. I proventi ricavati dall’alienazione di questo patrimonio immobiliare costituirebbe la fonte di finanziamento dei primi interventi previsti dal disegno di legge, mentre per il futuro la copertura economica verrebbe garantita dal reimpiego analogo dei ratei di “mutuo sociale”, derivanti dai primi.

“Adesso – ha sottolineato il segretario regionale del partito, Gino Ioppolo – parte la fase della raccolta di firme, che vedrà i militanti del partito impegnati in tutti i centri della Sicilia. È una grande battaglia politica e di civiltà, perché riteniamo che questo disegno di legge serva a dare un forte segnale di discontinuità con il passato, specie nella nostra regione, in cui occorrono risposte reali alle fasce di popolazione meno abbienti, che sono purtroppo in preoccupante crescita”.

“Mentre il governo nazionale tassa pure la prima casa – ha aggiunto il segretario provinciale, Filippo Cangemi – noi chiediamo che la Sicilia marci nella direzione opposta, consentendo di dare la possibilità di una casa per le famiglie povere”.


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